1 א big ט /big וב שם משמן טוב ויום המות מיום הולדו

2 ב טוב ללכת אל בית אבל מלכת אל בית משתה--באשר הוא סוף כל האדם והחי יתן אל לבו

3 ג טוב כעס משחוק  כי ברע פנים ייטב לב

4 ד לב חכמים בבית אבל ולב כסילים בבית שמחה

5 ה טוב לשמע גערת חכם--מאיש שמע שיר כסילים

6 ו כי כקול הסירים תחת הסיר כן שחק הכסיל וגם זה הבל

7 ז כי העשק יהולל חכם ויאבד את לב מתנה

8 ח טוב אחרית דבר מראשיתו טוב ארך רוח מגבה רוח

9 ט אל תבהל ברוחך לכעוס  כי כעס בחיק כסילים ינוח

10 י אל תאמר מה היה--שהימים הראשנים היו טובים מאלה  כי לא מחכמה שאלת על זה

11 יא טובה חכמה עם נחלה ויתר לראי השמש

12 יב כי בצל החכמה בצל הכסף ויתרון דעת החכמה תחיה בעליה

13 יג ראה את מעשה האלהים  כי מי יוכל לתקן את אשר עותו

14 יד ביום טובה היה בטוב וביום רעה ראה גם את זה לעמת זה עשה האלהים על דברת שלא ימצא האדם אחריו מאומה

15 טו את הכל ראיתי בימי הבלי יש צדיק אבד בצדקו ויש רשע מאריך ברעתו

16 טז אל תהי צדיק הרבה ואל תתחכם יותר  למה תשומם

17 יז אל תרשע הרבה ואל תהי סכל  למה תמות בלא עתך

18 יח טוב אשר תאחז בזה וגם מזה אל תנח את ידך  כי ירא אלהים יצא את כלם

19 יט החכמה תעז לחכם--מעשרה שליטים אשר היו בעיר

20 כ כי אדם אין צדיק בארץ--אשר יעשה טוב ולא יחטא

21 כא גם לכל הדברים אשר ידברו אל תתן לבך  אשר לא תשמע את עבדך מקללך

22 כב כי גם פעמים רבות ידע לבך  אשר גם את (אתה) קללת אחרים

23 כג כל זה נסיתי בחכמה אמרתי אחכמה והיא רחוקה ממני

24 כד רחוק מה שהיה ועמק עמק מי ימצאנו

25 כה סבותי אני ולבי לדעת ולתור ובקש חכמה וחשבון ולדעת רשע כסל והסכלות הוללות

26 כו ומוצא אני מר ממות את האשה אשר היא מצודים וחרמים לבה--אסורים ידיה טוב לפני האלהים ימלט ממנה וחוטא ילכד בה

27 כז ראה זה מצאתי אמרה קהלת אחת לאחת למצא חשבון

28 כח אשר עוד בקשה נפשי ולא מצאתי  אדם אחד מאלף מצאתי--ואשה בכל אלה לא מצאתי

29 כט לבד ראה זה מצאתי אשר עשה האלהים את האדם ישר והמה בקשו חשבנות רבים

1 LA buona fama val meglio che il buon olio odorifero, e il giorno della morte meglio che il giorno della natività.

2 Meglio vale andare in una casa di duolo, che andare in una casa di convito; perciocchè quello è il fine d’ogni uomo; e chi vive vi pon mente.

3 Meglio vale la tristezza che il riso; perciocchè il cuore migliora per la mestizia del volto.

4 Il cuore de’ savi è nella casa del duolo; e il cuor degli stolti è nella casa dell’allegrezza.

5 Meglio vale udir lo sgridar del savio, che se alcuno ode il cantar de’ pazzi.

6 Perciocchè, quale è il romore delle spine sotto la caldaia, tale è il ridere dello stolto. Anche questo è vanità

7 Certo l’oppressione fa impazzare il savio, e il presente fa perdere il senno.

8 Meglio vale il fin della cosa, che il principio di essa; meglio vale chi è di spirito paziente, che chi è di spirito altiero.

9 Non esser subito nell’animo tuo ad adirarti; perciocchè l’ira riposa nel seno degli stolti.

10 Non dire: Che vuol dire che i giorni di prima sono stati migliori di questi? perciocchè tu non domanderesti di ciò per sapienza

11 La sapienza è buona come una eredità; e quelli che veggono il sole han del vantaggio.

12 Perciocchè la sapienza è all’ombra, e i danari sono all’ombra; ma la scienza della sapienza ha questo vantaggio, ch’ella fa vivere quelli che ne son dotati.

13 Riguarda le opere di Dio; perciocchè chi potrà ridirizzare ciò ch’egli avrà travolto?

14 Nel giorno del bene sta’ in allegrezza; e nel giorno dell’avversità, ponvi mente; ancora ha fatto Iddio l’uno contrapposto all’altro, per questa cagione, che l’uomo non troverà nulla dopo sè.

15 Io ho veduto tutto questo a’ giorni della mia vanità. Vi è tal giusto, che perisce per la sua giustizia; e vi è tal empio, che prolunga la sua vita con la sua malvagità.

16 Non esser troppo giusto, e non farti savio oltre misura; perchè ti diserteresti?

17 Non esser troppo empio, nè stolto; perchè morresti fuor del tuo tempo?

18 Egli è bene che tu ti attenga ad una cosa, sì però che tu non allenti la mano dall’altra; perciocchè, chi teme Iddio esce d’ogni cosa.

19 La sapienza rinforza il savio, più che dieci rettori non fanno la città nella quale sono.

20 Certo non vi è niun uomo giusto in terra, il quale faccia bene, e non pecchi.

21 Tu altresì non por mente a tutte le parole che altri dirà; anzi non pure ascoltare il tuo servo che ti maledice.

22 Perciocchè il tuo cuore sa che tu ancora ne hai maledetti altri, eziandio più volte

23 Io ho provate tutte queste cose per sapienza; onde ho detto: Io son savio; ma la sapienza è longi da me.

24 Chi troverà una cosa che è cotanto lontana, ed è profondissima?

25 Io mi sono aggirato con l’anima mia, per conoscere, per investigare, e per ricercar sapienza, e come si deve ben giudicar delle cose; e per conoscere l’empietà della stoltizia, e la follia delle pazzie;

26 ed ho trovata una cosa più amara che la morte, cioè: quella donna che non è altro che reti, e il cui cuore non è altro che giacchi, e le cui mani son tanti lacci; l’uomo gradevole a Dio scamperà da essa; ma il peccatore sarà preso da lei.

27 Vedi, io ho trovato questo, dice il Predicatore, cercando ogni cosa ad una ad una, per trovare come si deve ben giudicar delle cose;

28 il che ancora cerca l’anima mia, e non l’ho trovato ben ho trovato un uomo fra mille; ma fra altrettante donne, non ne ho trovata neppur una.

29 Sol ecco ciò che io ho trovato: che Iddio ha fatto l’uomo diritto; ma gli uomini hanno ricercati molti discorsi