1 Herra sanoi Moosekselle:

3 Sano heille: Jos joku teidän jälkeläisistänne nyt tai tulevaisuudessa lähestyy epäpuhtaana israelilaisten minulle pyhittämiä uhrilahjoja, hänet on poistettava minun silmieni edestä. Minä olen Herra.

5 ja samoin jokaista, joka on koskettanut saastaista pikkueläintä tai ihmistä, josta tulee epäpuhtaaksi, olipa epäpuhtaus millaista hyvänsä.

6 Jos joku on koskettanut jotakin näistä, hän on epäpuhdas iltaan saakka eikä hän saa syödä pyhistä lahjoista, ennen kuin on peseytynyt.

7 Kun aurinko on laskenut ja hän on puhdistautunut, hän saa taas syödä pyhiä lahjoja, joista hän saa ruokansa.

8 Itsestään kuollutta tai kuoliaaksi raadeltua eläintä hän ei saa syödä, koska siitä tulee epäpuhtaaksi. Minä olen Herra.

9 Pappien on noudatettava minun säädöksiäni, etteivät he joutuisi syynalaisiksi ja kuolisi sen vuoksi, että ovat halventaneet pyhiä lahjoja. Minä, Herra, tahdon, että he ovat pyhät.

11 Mutta papin omakseen ostama orja saa syödä niitä; samoin kaikki papin talossa syntyneet saavat syödä samaa ruokaa kuin pappi itse.

12 Jos papin tytär menee naimisiin sellaisen miehen kanssa, joka ei ole pappissukua, hän ei enää saa syödä pyhiä lahjoja.

13 Mutta jos tytär jää leskeksi tai jos hänen miehensä ottaa hänestä eron eikä hänellä ole lapsia, hän saa palattuaan isänsä taloon asumaan jälleen syödä samaa ruokaa kuin isänsä. Kukaan ulkopuolinen ei saa sitä syödä.

14 Jos kuitenkin joku vahingossa syö uhriksi tuotua ruokaa, hänen on korvattava se papille ja lisäksi maksettava viidesosa ruoan arvosta.

15 Pappien ei pidä halventaa niitä pyhiä lahjoja, joita israelilaiset omistavat Herralle,

17 Herra sanoi Moosekselle:

19 hänen on tuotava virheetön uros: sonni, pässi tai pukki. Näin saatte osaksenne Herran suosion.

20 Viallista eläintä ette saa tuoda uhriksi, sillä sellaisella ette saa Herran suosiota osaksenne.

22 Älkää tuoko Herralle eläintä, joka on sokea, jalkansa katkaissut tai muuten vahingoittunut, tai eläintä, jossa on paiseita, ihottumaa tai rupia; älkää tuoko Herralle sellaista eläintä alttarilla uhrattavaksi.

23 Viallisen tai kitukasvuisen sonnin tai lampaan voitte uhrata vapaaehtoisena lahjana, mutta se ei kelpaa Herralle tehdyn uhrilupauksen täyttämiseen.

24 Eläintä, joka on kuohittu, olipa sen kivekset sidottu, murskattu, revitty tai leikattu, ette saa tuoda uhriksi Herralle; sellaista ei saa tehdä teidän maassanne.

26 Herra sanoi Moosekselle:

28 Lehmää ei kuitenkaan saa teurastaa vasikkansa eikä lammasta karitsansa kanssa samana päivänä.

30 Liha on syötävä samana päivänä; älkää jättäkö siitä mitään seuraavaan aamuun. Minä olen Herra.

32 Älkää halventako minun pyhää nimeäni, sillä minä tahdon olla israelilaisten keskuudessa pyhä. Minä, Herra, olen pyhittänyt teidät omaksi kansakseni.

1 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

2 "Di’ ad Aaronne e ai suoi figliuoli che si astengano dalle cose sante che mi son consacrate dai figliuoli d’Israele, e non profanino il mio santo nome. Io sono l’Eterno.

3 Di’ loro: Qualunque uomo della vostra stirpe che nelle vostre future generazioni, trovandosi in stato d’impurità, s’accosterà alle cose sante che i figliuoli d’Israele consacrano all’Eterno, sarà sterminato dal mio cospetto. Io sono l’Eterno.

4 Qualunque uomo della stirpe d’Aaronne che sia lebbroso o abbia la gonorrea, non mangerà delle cose sante, finché non sia puro. E così sarà di chi avrà toccato una persona impura per contatto con un morto, o avrà avuto una perdita di seme genitale,

5 o di chi avrà toccato un rettile che l’abbia reso impuro, o un uomo che gli abbia comunicato una impurità di qualsivoglia specie.

6 La persona che avrà avuto di tali contatti sarà impura fino alla sera, e non mangerà delle cose sante prima d’essersi lavato il corpo nell’acqua;

7 dopo il tramonto del sole sarà pura, e potrà poi mangiare delle cose sante, perché sono il suo pane.

8 Il sacerdote non mangerà carne di bestia morta da sé o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono l’Eterno.

9 Osserveranno dunque ciò che ho comandato, onde non portino la pena del loro peccato, e muoiano per aver profanato le cose sante. Io sono l’Eterno che li santifico.

10 Nessun estraneo al sacerdozio mangerà delle cose sante: chi sta da un sacerdote o lavora da lui per un salario non mangerà delle cose sante.

11 Ma una persona che il sacerdote avrà comprata coi suoi danari, ne potrà mangiare; così pure colui che gli è nato in casa: questi potranno mangiare del pane di lui.

12 La figliuola di un sacerdote maritata a un estraneo non mangerà delle cose sante offerte per elevazione.

13 Ma se la figliuola del sacerdote è vedova, o ripudiata, senza figliuoli, e torna a stare da suo padre come quand’era giovine, potrà mangiare del pane del padre; ma nessun estraneo al sacerdozio ne mangerà.

14 E se uno mangia per sbaglio di una cosa santa, darà al sacerdote il valore della cosa santa aggiungendovi un quinto.

15 I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante dei figliuoli d’Israele, ch’essi offrono per elevazione all’Eterno,

16 e non faranno loro portare la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando delle loro cose sante; poiché io sono l’Eterno che li santifico".

17 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

18 "Parla ad Aaronne, ai suoi figliuoli, a tutti i figliuoli d’Israele, e di’ loro: Chiunque sia della casa ’Israele o de’ forestieri in Israele che presenti in olocausto all’Eterno un’offerta per qualche voto o per qualche dono volontario, per essere gradito,

19 dovrà offrire un maschio, senza difetto, di fra i buoi, di fra le pecore o di fra le capre.

20 Non offrirete nulla che abbia qualche difetto, perché non sarebbe gradito.

21 Quand’uno offrirà all’Eterno un sacrifizio di azioni di grazie, di buoi o di pecore, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia gradita, dovrà esser perfetta: non dovrà aver difetti.

22 Non offrirete all’Eterno una vittima che sia cieca, o storpia, o mutilata, o che ubbia delle ulceri, o la rogna, o la scabbia; e non ne farete sull’altare un sacrifizio mediante il fuoco all’Eterno.

23 Potrai presentare come offerta volontaria un bue o una pecora che abbia un membro troppo lungo o troppo corto; ma, come offerta per qualche voto, non sarebbe gradito.

24 Non offrirete all’Eterno un animale che abbia i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati; e di queste operazioni non ne farete nel vostro paese.

25 Non accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane del vostro Dio; siccome sono mutilate, difettose, non sarebbero gradite per il vostro bene".

26 L’Eterno parlò ancora a Mosè, dicendo:

27 "Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall’ottavo giorno in poi, sarà gradito come sacrifizio fatto mediante il fuoco all’Eterno.

28 Sia vacca, sia pecora, non la scannerete lo stesso giorno col suo parto.

29 Quando offrirete all’Eterno un sacrifizio di azioni di grazie, l’offrirete in modo da esser graditi.

30 La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino ai mattino. Io sono l’Eterno.

31 Osserverete dunque i miei comandamenti, e li metterete in pratica. Io sono l’Eterno.

32 Non profanerete il mio santo nome, ond’io sia santificato in mezzo ai figliuoli d’Israele. Io sono l’Eterno che vi santifico,

33 che vi ho tratto dal paese d’Egitto per esser vostro Dio. Io sono l’Eterno".