1 Aga ta ütles neile tähendamiss

2 Ta ütles: „Ūhes linnas oli kohtunik, kes ei kartnud Jumalat ega häbenenud inimesi.

3 Samas linnas oli ka lesknaine. See tuli ta juure ja ütles: Kaitse mu

4 Ja kaua aega ta ei tahtnud. Kuid pärast ta m

5 siis ometigi, kuna see lesk mind tüütab, muretsen ma temale

6 Siis ütles Issand: „Kuulge, mida see ülekohtune kohtunik ütleb!

7 Kas siis Jumal ei peaks muretsema

8 Ma ütlen teile: Küll ta peatselt muretseb neile

9 Aga ka m

10 „Kaks inimest läks üles pühakotta palvetama: üks oli variser ja teine tölner.

11 Variser seisis ning palus iseeneses n

12 Ma paastun kaks korda nädalas; ma annan kümnist k

13 Aga tölner seisis eemal ega tahtnud oma silmigi t

14 Ma ütlen teile, et see läks alla oma kotta paremini

15 Siis toodi ka lapsukesi Tema juure, et Ta neid puudutaks. Aga seda nähes jüngrid s

16 Jeesus aga kutsus lapsed Enese juure ja ütles: „Laske lapsukesed Minu juure tulla, ärge keelake neid, sest niisuguste päralt on Jumala Riik!

17 T

18 Ja üks ülem küsis Temalt ning ütles: „Hea

19 Aga Jeesus ütles temale: „Miks sa Mind nimetad heaks? Keegi muu ei ole hea kui ainult Jumal.

20 Käsud sa tead: Sa ei tohi abielu rikkuda; sa ei tohi tappa; sa ei tohi varastada; sa ei tohi valet tunnistada; sa pead oma isa ja ema austama!"

21 Aga tema ütles: „Seda k

22 Aga kui Jeesus seda kuulis, ütles Ta temale: „Ūht asja on sulle vaja: müü ära k

23 Aga seda kuuldes sai ta koguni kurvaks; sest ta oli väga rikas.

24 Teda n

25 Sest h

26 Ent kuuljad ütlesid: „Kes siis v

27 Aga Tema ütles: „Mis inimestel on v

28 Siis ütles Peetrus: „Vaata, meie oleme k

29 Aga Tema ütles neile: „T

30 kes mitte mitu korda rohkem tagasi ei saaks selsinasel ajal ja tulevases maailmas igavest elu!"

31 Aga Ta v

32 Sest Ta antakse ära paganate kätte ja Teda naerdakse ja teotatakse ja Tema peale sülitatakse,

33 ja kui nad Teda on rooskadega peksnud, tapavad nad Ta, ja kolmandal päeval Ta t

34 Aga nemad ei saanud midagi aru sellest, ja see k

35 Aga kui Ta Jeerikole lähenes, istus üks pime tee ääres ja kerjas.

36 Kuuldes rahvast mööda minevat, päris ta, mis see peaks olema.

37 Talle teatati: „Jeesus Naatsaretlane läheb mööda!"

38 Siis ta kisendas ning ütles: „Jeesus, Taaveti Poeg, halasta mu peale!"

39 Ja möödaminejad s

40 Jeesus jäi seisma ja käskis talutada teda Enese juure. Kui ta ligidale j

41 „Mis sa tahad, et Ma sulle teeksin?" Tema ütles: „Issand, et ma jälle näeksin!"

42 Ja Jeesus ütles temale: „Näe jälle! Sinu usk on sind aidanud!"

43 Ja kohe ta nägi jälle ja järgis Teda ning andis Jumalale au! Ja seda nähes k

1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che doveano del continuo pregare e non stancarsi.

2 In una certa città v’era un giudice, che non temeva Iddio né avea rispetto per alcun uomo;

3 e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui dicendo: Fammi giustizia del mio avversario.

4 Ed egli per un tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: benché io non tema Iddio e non abbia rispetto per alcun uomo,

5 pure, poiché questa vedova mi dà molestia, le farò giustizia, che talora, a forza di venire, non finisca col rompermi la testa.

6 E il Signore disse: Ascoltate quel che dice il giudice iniquo.

7 E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sarà egli tardo per loro?

8 Io vi dico che farà loro prontamente giustizia. Ma quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?

9 E disse ancora questa parabola per certuni che confidavano in se stessi di esser giusti e disprezzavano gli altri:

10 Due uomini salirono al tempio per pregare; l’uno Fariseo, e l’altro pubblicano.

11 Il Fariseo, stando in piè, pregava così dentro di sé: O Dio, ti ringrazio ch’io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; né pure come quel pubblicano.

12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo.

13 Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure alzar gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato verso me peccatore!

14 Io vi dico che questi scese a casa sua giustificato, piuttosto che quell’altro; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato.

15 Or gli recavano anche i bambini, perché li toccasse; ma i discepoli, veduto questo, sgridavano quelli che glieli recavano.

16 Ma Gesù chiamò a sé i bambini, e disse: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non glielo vietate, perché di tali è il regno di Dio.

17 In verità io vi dico che chiunque non avrà ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrerà punto in esso.

18 E uno dei principali lo interrogò, dicendo: Maestro buono, che farò io per ereditare la vita eterna?

19 E Gesù gli disse: Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, salvo uno solo, cioè Iddio.

20 Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre.

21 Ed egli rispose: Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia giovinezza.

22 E Gesù, udito questo, gli disse: Una cosa ti manca ancora; vendi tutto ciò che hai, e distribuiscilo ai poveri, e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguitami.

23 Ma egli, udite queste cose, ne fu grandemente attristato, perché era molto ricco.

24 E Gesù, vedendolo a quel modo, disse: Quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!

25 Poiché è più facile a un cammello passare per la cruna d’un ago, che ad un ricco entrare nel regno di io.

26 E quelli che udiron questo dissero: Chi dunque può esser salvato?

27 Ma egli rispose: Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio.

28 E Pietro disse: Ecco, noi abbiam lasciato le nostre case, e t’abbiam seguitato.

29 Ed egli disse loro: Io vi dico in verità che non v’è alcuno che abbia lasciato casa, o moglie, o fratelli, o genitori, o figliuoli per amor del regno di Dio,

30 il quale non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nel secolo avvenire la vita eterna.

31 Poi, presi seco i dodici, disse loro: Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno adempiute rispetto al igliuol dell’uomo tutte le cose scritte dai profeti;

32 poiché egli sarà dato in man de’ Gentili, e sarà schernito ed oltraggiato e gli sputeranno addosso;

33 e dopo averlo flagellato, l’uccideranno; ma il terzo giorno risusciterà.

34 Ed essi non capirono nulla di queste cose; quel parlare era per loro oscuro, e non intendevano le cose dette loro.

35 Or avvenne che com’egli si avvicinava a Gerico, un certo cieco sedeva presso la strada, mendicando;

36 e, udendo la folla che passava, domandò che cosa fosse.

37 E gli fecero sapere che passava Gesù il Nazareno.

38 Allora egli gridò: Gesù figliuol di Davide, abbi pietà di me!

39 E quelli che precedevano lo sgridavano perché tacesse; ma lui gridava più forte: Figliuol di Davide, abbi pietà di me!

40 E Gesù, fermatosi, comandò che gli fosse menato; e quando gli fu vicino, gli domandò:

41 Che vuoi tu ch’io ti faccia? Ed egli disse: Signore, ch’io ricuperi la vista.

42 E Gesù gli disse: Ricupera la vista; la tua fede t’ha salvato.

43 E in quell’istante ricuperò la vista, e lo seguiva glorificando Iddio; e tutto il popolo, veduto ciò, diede lode a Dio.